Giulia Arimondi e la sua esperienza al turistico del "Cattaneo": «Pochi corsi coniugano insieme arte e lingue, lo consiglio»
24-12-2019 10:40 - Cattaneo Live
Quali prospettive offre il percorso turismo dell'istituto tecnico “Carlo Cattaneo” di San Miniato. Non solo quelle professionali ma anche lo sbocco per l'università: a testimoniarlo è Giulia Arimondi, 20 anni di Montaione, attualmente al secondo anno del percorsi in mediazione linguistica a Firenze, all'istituto di Alti Studi SSML “Carlo Bo”. L'abbiamo intervistata per capire come ha vissuto i suoi cinque anni all'interno di questa scuola e non solo.
Come ti trovi all'università? Quando scegliesti la scuola superiore pensasti a una eventuale prosecuzione degli studi?
«Mi sto trovando bene, ho scelto come lingue di studio inglese e tedesco, quest'ultimo imparato grazie all'istituto “Cattaneo” di San Miniato. Adesso sto intraprendendo questa facoltà con la speranza il prossimo anno di laurearmi. Sinceramente quando ho scelto la scuola superiore non pensavo di andare un giorno all'università. Più che altro ero in dubbio sulla voglia di continuare gli studi, però gli insegnanti mi hanno trasmesso un'ambizione di proseguire con un percorso che comprendesse anche le lingue».
Come hai vissuto il quinquennio al “Cattaneo”?
«Personalmente sono stati cinque anni molto belli, ricchi di esperienze, soprattutto perché i professori sono molto disponibili. Stai a contatto con persone “buone”. Mi è piaciuto molto il tedesco, è stata una scelta consapevolmente pur sapendo che è molto difficile. Mi sono voluta però mettere alla prova: mi piace tantissimo saper parlare e poter comunicare con delle persone che non capisci. L'inglese lo impari ormai fin dalle elementari, il tedesco no, ma varrebbe anche per lo spagnolo o altri idiomi che non ti sono propri. Mi piace tantissimo andare in giro per vedere altre culture, l'arte e saper comunicare».
Quale aspetto esalteresti del tuo periodo al “Cattaneo”?
«Ho fatto uno scambio interculturale con l'Olanda: mi ha portato dei nuovi amici, anche stranieri, sono riuscita a capire altre lingue come per esempio il tedesco, abbiamo fatto delle giornate con dei ragazzi della Germania grazie alla nostra professoressa che ci ha messo in contatto, abbiamo avuto feeling con altre lingue».
Perché secondo te gli scambi culturali sono un valore aggiunto?
«Dopo una settimana in Olanda, parlando prevalentemente inglese, mi sono accorta che ero migliorata nella pronuncia, nel rapportarmi con le altre persone, come anche con la mia insegnante. Ne ho tratto molto da questa esperienza e quindi consiglio di scegliere questo indirizzo in modo da imparare a rapportarsi con persone che magari non ritenevi nemmeno importanti nella tua vita».
Ci sono altri motivi per cui consiglieresti a uno studente delle medie di seguire il tuo cammino?
«Consiglio di scegliere l'indirizzo turistico perché, oltre alle lingue, ti mette anche a contatto con l'arte, perché negli altri indirizzi questa materia non è presente. Di questi tempi arte e lingue straniere insieme ti portano ad aprire porte che altri indirizzi non riescono a farlo».
Cosa sogni per il tuo futuro?
«Dopo la laurea vorrei andare in un albergo a fare le receptionist. La mia facoltà sarebbe più indirizzata a diventare traduttore ma è un cammino lungo e impegnativo. Mi piacerebbe andare all'estero per un anno, magari in Germania, per imparare meglio il tedesco e ambientarmi nel mondo anglosassone».
Nel video l'intervista completa a Giulia Arimondi.